Lo stereotipo più importante che ci sia collegato a una donna incinta è che non può permettersi di avere paura. Non può temere il lungo percorso della gravidanza, non può temere che qualcosa non vada per il verso giusto, così non può aver paura del parto.
E per quale motivo tutto questo?
Perchè non è lecito che una donna abbia paura nel vivere un evento così importante, significativo, carico di emozioni contrastanti, doloroso e di totale cambiamento come la gravidanza, e in particolare del parto?
La tocofobia nello specifico, cioè la paura radicata del parto, è una fobia che accompagna molte donne, la quale può avere delle conseguenze importanti anche a livello psicologico e sociale, questa paura molto spesso è accompagnata dal fatto di non poter riuscire a reggere al dolore del travaglio.
La paura potrebbe essere influenzata da esperienze passate o dai racconti delle esperienze di altre persone.
Le conseguenze di tale fobia possono dare risvolti molto seri circa il prolungare il periodo del travaglio o essere un fattore predisponente della depressione post-partum.
La psicoterapia si è dimostata essere un trattamento che porta beneficio in modo molto mirato, così come è stato dimostrato che la tocofobia può portare a sviluppare strategie di vario tipo come quella di evitamento, ovvero di non avere figli per non dover affrontare e vivere nuovamento il periodo del travaglio e successivamente del parto.
Non ultimo, la tacofobia può avere dei risvolti anche sulla vita di coppia e familiare, evitando i rapporti sessuali, scegliere un contraccettivo rigido e rinunciare ad avere un figlio.
Avere paura è fondamentale, come lo è avere la consapevolezza di poterla affrontare grazie a un lavoro psicologico mirato.